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Qui il discorso di benvenuto di don Francesco, a nome della vicaria del Marino:

Eccellenza carissima, Vescovo Gianpiero,

benedetto colui che viene nel nome del Signore!

Anche le Comunità della Vicaria del Marino oggi Le dicono con affetto: Benvenuto!

1. È una popolazione, quella di questa zona, caratterizzata da un’alta percentuale di giovani, in questo Comune una delle percentuali più alte per numero di abitanti dell’intera regione Marche. Quegli stessi giovani verso i quali Lei ha rivolto le sue energie di giovane viceparroco e poi di parroco e dei quali Lei conosce bene i bisogni. Giovani spesso lasciati soli davanti a uno smartphone, che sentono prepotente nel loro cuore l’anelito ad una vita piena e bella ma che si trovano spesso storditi e incatenati dietro sirene di turno che promettono loro felicità e appagamento lasciandoli poi in un incolmabile vuoto di senso.

2. E se parliamo di giovani, Eccellenza, non possiamo non riferirci alle loro famiglie, molte delle quali messe in ginocchio dalla pandemia ancora in atto e di cui un gran numero fino a pochi anni fa trovava lavoro nella vicina zona industriale che, a partire dalla crisi economico-finanziaria del 2008, e poi ancora a causa del terremoto del 2016 e della pandemia, ha visto progressivamente assottigliarsi l’offerta di lavoro nelle fabbriche e negli stabilimenti.

Adesso molte famiglie conoscono il dramma della precarietà e della difficoltà ad andare avanti; tanti sono stati costretti a reinventarsi, non sempre riuscendo. Sono cresciuti pertanto i poveri, insieme ai tipi di povertà: economica, relazionale, umana e spirituale. Come Chiesa ci sentiamo interpellati da quest’oggi incerto e confuso, e avvertiamo urgente il bisogno di voler rispondere al monito del Signore che in Mt 25 ci ha detto: “tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.

3. Tuttavia, accanto a questo scenario che ci mette nel cuore non poche preoccupazioni, il desiderio di fare e di tendere una mano a chi è fragile e vulnerabile è viva nel cuore di molti, e sono tanti i movimenti e le associazioni, ecclesiali e non, che si trovano impegnati nel campo dell’assistenza sociale e della cura dei più deboli. Basti pensare che nel solo Comune di Folignano, il Comune più numeroso della Vicaria, sono presenti oltre venti associazioni impegnate nell’assistenza alle persone con disabilità, ai minorenni con difficoltà familiari, alle persone sole, e a tutti quelli che – in un modo o in un altro – si trovano scartati dalla società.

4. E infine, una parola sulla chiesa in cui ci troviamo, voluta con energia dal parroco emerito, don Franco Petrucci, dedicata all’Evangelista Luca. Luca: colui che nel suo Vangelo più degli altri canta la misericordia del Padre, lo “scriba della bontà di Cristo”, come lo chiama Dante, l’evangelista che accompagnerà la Chiesa in questo nuovo anno liturgico che oggi cominciamo. Abbiamo bisogno, Eccellenza, come singoli e come Popolo di Dio di riscoprire la bellezza della misericordia, riscoprire che possiamo usare misericordia perché in primo luogo “misericordiati” da Colui che largamente perdona e sempre accoglie come il padre buono di Lc 15.

E allora, Eccellenza, veramente “architrave della chiesa è la misericordia”, come ci ricorda sempre Papa Francesco e come Lei ha scritto nel suo stemma, una misericordia in primo luogo ricevuta e poi, proprio perché ricevuta, possibile da donare.

Da quest’oggi, giorno in cui Lei diventa il nostro Vescovo, ci auguriamo di poter fare con Lei una lunga strada: desideriamo metterci insieme a Lei in ascolto della Parola del Signore Gesù che ancora oggi, come recita uno dei Prefazi dell’Avvento, viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo, perché lo accogliamo nella fede e testimoniamo nell’amore la nostra speranza.

Vescovo Gianpiero, benvenuto tra noi!