Questa unità può essere formata da soli ragazzi o da sole ragazze, oppure mista. Guide ed Esploratori sono organizzati in Squadriglie: piccoli gruppi formati da 6/8 ragazze e ragazzi di differenti età. Ogni Squadriglia ha il Caposquadriglia, spesso la ragazza o il ragazzo più anziano. Ogni Squadriglia programma ed organizza le proprie attività, le “uscite” all’aperto e altre attività. Ragazze e ragazzi giocano, pregano e discutono. I Capi aiutano le ragazze ed i ragazzi a sviluppare le loro personalità, principalmente attraverso il Caposquadriglia. Esistono anche gruppi Scout specializzati nella navigazione a vela, chiamati Scout Nautici.

LA STORIA DEL REPARTO (agg. al 2001)

Il nostro gruppo scout, il Folignano 1, è nato 15 anni fa (scriviamo nel 2001 circa…, NdR). Vi siete mai chiesti a chi è mai potuta venire in mente questa idea e perché? Noi, sinceramente, non ce lo siamo mai chiesto, ma nonostante ciò hanno voluto dircelo per forza e fu così che scoprimmo ciò che vi racconteremo ora.

Un giorno, due misteriosi personaggi venuti da poco ad abitare a Villa Pigna, si recarono da don Franco per proporre di aprire un gruppo scout, visto che Villa Pigna era un quartiere giovane e che non c’erano gruppi di associazioni per i giovani. Don Franco, all’inizio, rispose loro che ciò era impossibile perché non c’erano abbastanza organizzanti e quindi non erano in grado di poter formare un gruppo solido ma si presentarono a Roberto Trisciani e a Tommasina Filipponi (così si chiamavano i due personaggi misteriosi), altre due persone che anche loro volevano fare qualcosa per i giovani di Villa Pigna, Pino Formicola e Santino Sielli. In seguito poi si aggiunse anche un quinto personaggio…

A questo punto i nostri cinque eroi, passarono alcuni mesi ad imparare i metodi scout e dopo questo periodo si ripresentarono da Don Franco. Voi allora direte: ma non si arrendono mai questi. E noi vi rispondiamo: NO!

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Così chiesero di nuovo di poter formare un gruppo scout e, indovinate un po’? I nostri eroi ebbero il permesso di fondare il gruppo ma restavano ancora molte cose da fare, e si corciarono le maniche (per modo di dire, s’intende). La domenica della sacra famiglia, don Franco fece un appello, durante la messa, per dire che si stava aprendo un gruppo scout, a Villa Pigna, e fu così per tutte le domeniche per un certo periodo. Poi si formò il reparto, il clan ed infine, il branco, ci furono le prime uscite, i primi San Giorgio e i primi campi.

Ora voi vi starete chiedendo e da cosa mai saranno venuti fuori i colori del fazzolettone, pensando che noi non vi sapremmo rispondere…e guarda un po’, noi sappiamo anche questo, ebbene sì, siamo proprio preparati. I colori del fazzolettone sono stati decisi da Tommasina, lo sfondo giallo, perché prima lei e Roberto facevano parte dell’Ascoli 1, il cui fazzolettone era giallo con il bordo verde e così pensò bene di fare il bordo blu al limite di esso. Prima che voi possiate pensare a farci la domanda: e i nomi dei reparti?

Noi vi rispondiamo che il reparto femminile si chiama Anna Maria Albertini e quello maschile Villa Pigna. Siamo felici di aggiungere a questo ciò che don Franco pensa degli scout, infatti ha detto: ” gli scout hanno salvato Villa Pigna dalla droga e sono felice di non aver detto subito di sì per l’apertura del gruppo perché così si è potuto formare più solido e unito”.     

Le prime quattro sq. furono: Panda, Pantere, Giaguari e Leoni. I componenti furono:

  • Sq. Panda: Paola Carpani, Carla Gagliardi, Monica D’Altobrando, Alessandra Stefanini, Alessia Allevi, Alessia Imperatori, Barbara Marini, Adele De Angelis.
  • Sq. Giuaguari: Paolo Bajo, Adelmo Occhionero, Giacomo La Rocca, Vittorio Feriozzi, Giuseppe Paci, Andrea Nunziato, Michele De Pacificis, Alessandro M., Cesidio Angelini.
  • Sq. Leoni: Maurizio Spinelli, Giacomo La Rocca, Manfredo Occhionero, Leonardo Cipollini, Carlo Toccacieli.

Il primo campo fu fatto a San Marco nel 1986 mente il secondo fu fatto ad Astorara nel 1987.Il primo San Giorgio fu fatto a Colli San Marco il 7/8-5/1988 mentre il campo fu fatto a Montespino. Queste furono le prime avventure del nostro gruppo che servirono per rodare i nostri mezzi e le nostre possibilità (anche se i risultati non furono sempre dei migliori).

Nell’anno 1988-89 il gruppo fece i suoi primi passaggi. Brr.. che emozione. Siamo all’uscita di gruppo, il reparto è schierato in quadrato. I visi sono di tutti sono illuminati dalla fiamma del fuoco, le sq. si presentano con l’urlo, salutiamo. Insieme intoniamo il canto dell’addio ed ecco il magico momento. Il capo reparto chiama Paola Carpani, Maurizio Spinelli e Laura Marchetti che portano i loro zaini al centro del quadrato e vanno a consegnare, insieme agli altri csq., il guidone. Dopo pochi minuti, i tre che dovranno salire al noviziato si trovano al centro con lo zaino in spalla pronti a partire. Vengono salutati con l’urlo di reparto e, mentre intoniamo “Madonna degli scout” si allontanano. Cantando li seguiamo con lo sguardo, molto tristi fino a quando non scompaiono lungo la strada. Il capo reparto chiama ad uno ad uno i nuovi csq. E stringendo loro la mano dice. “..da ora sei il nuovo csq. E bne sarai il responsabile, Buona caccia…”.

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Il giorno dopo salirono al reparto i primi lupetti (un’annata molto buona, i loro nomi rimarranno impressi nella menti di tutti), ne citiamo qualcuno al solo scopo informativo e non esaustitivo: Andrea Marini, Alessandro Collina, Attilio Carpani, Giorgio Zanforlin…

Nel 1989 fu costituita una nuova sq. Gli elementi delle sq. crescevano a dismisura tanto che ci si trovò di fronte alle enormi difficoltà di coordinazione delle sq. sia da parte dei csq. Che da parte dei capi reparto. Urgeva trovare un rimedio al più presto tanto più che nessuno dei giaguari quell’anno sarebbe passato al noviziato. L’unica soluzione fu dunque quella della creazione di una nuova sq. quelle delle aquile appunto. I primi elementi furono:

Cesidio Angelini, Giuseppe Paci, Andrea Nunziato, Alessandro Marinelli, Andrea Marini, Alessandro Collina.

Nel 1989 il San Giorgio fu fatto a Grottammare, l’ambientazione riguardava la lotta fra ossigeni e idrocarburi.
Sempre nel ’89 si svolse il campo nazionale “Alisei”. Il nostro fu distaccato a Leonessa (Rieti), con altri reparti: Roma 104 (Vega)- La Spezia 5 (Brownsea)- Villalba 1 (Edelweiss)- Scafati 1 (Pegaso)- Civitavecchia 4 (Pentagono di esplorazione)- Aversa 1 (Antares)- Nuoro 1.
Sarebbe troppo lungo elencare le esperienze di quel campo che furono tutte meravigliose, un campo che rimase nel cuore di tutti.
Nel ’90 il San Giorgio fu fatto a Valle Caprina mentre il campo si fece a Cocoscia, in un posto stupendo infestato dai tafani. Scorreva l’anno 1990 d.c. e come ben saprete era l’anno dei mondiali in Italia. Durante il campo malauguratamente c’erano in programma due partite. La prima Italia-Svezia la vedemmo in un mini televisore attaccato alla batteria del nostro ormai defunto furgone, tutti ammassati sul bordo della strada e dato che l’Italia vinse, festeggiammo sino a tardi. Poi ci fu la semifinale Italia-Argentina. Sotto una pioggia incessante, 40 persone ammassate in cambusa, con il solito televisorino (4 pollici) in bianco e in nero piuttosto instabile. Ai rigori…. l’Italia perde…40 persone con una sola voce si unirono ad una affermazione che è forse opportuno non riportare. Comunque (fatta eccezione per quest’episodio) il campo andò abbastanza bene.
Nel ’91 ci fu una falsa partenza. Alcuni intrepidi (vedi i primi lupetti che passarono più altri associati), organizzando uno scherzo fin nei minimi particolari. Inviarono lettere a tutto il reparto dove si diceva che le attività sarebbero iniziate in una data da loro stabilita, ma non ai capi. Così molti si presentarono in uniforme alla finta messa di riapertura, tra risa di tutti quanti e litigate dei genitori.
Quell’anno il San Giorgio si fece a Spelonga mentre il campo si tenne a Umito in località Maularo in compagnia di altri due reparti Ascoli P 1 (Andromeda e Ugo Bracciolani). I rapporti tra i due reparti furono molto amichevoli. L’ambientazione era giocata sulla sfida Romani-Cartaginesi. Bellissimi furono i Robinson (la notte all’aperto), l’hike sulla Macera della morte e la visita del Vescovo.
Sempre in quest’anno si formò la squadriglia delle Tigri i primi componenti furono:

Monica Marini, Alessandra Italiano, Laura, M. Chiara Sielli, Claudia Parissi, Serena Di Gianluca

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Nel 1992 i reparti si dividono nel reparto “Anna Maria Albertini” (femminile) e il reparto “Villa Pigna” (maschile). Il San Giorgio si svolse a Montefalcone con ambientazione “colombiana”. Il campo si fece ad Astorara tema: indiani e cow-boys.
Nel 1993 il San Giorgio si è svolto al camping di Montespino di Montefortino con tema la libertà e l’uguaglianza di tutti i popoli. Il campeggio si è svolto a Cocoscia di Venamartello dal 10 al 18 Luglio con tema il medioevo. Questo è stato un campo soprattutto tecnico, perché oltre alle gare medievali svoltasi per salvare la principessa, tre squadriglie costruirono (dopo molte notti dormite all’addiaccio) la tenda rialzata.
Nel 1996 il gruppo Folignano 1 si unisce con l’Ascoli P 4 di Monticelli. I reparti svolgevano un programma parallelo rimanendo divisi per le riunioni del sabato, ma facendo sempre attività insieme durante le uscite ed i campi. Il San Giorgio si svolse il 20-21 Aprile a Porto Sant’Elpidio presso un camping marittimo; ogni sq. ha l’incarico di portare un modellino rappresentante la sua casa ideale mentre ogni scout deve portare un mattoncino con scritto i propri dati. Questa è stata un’importantissima esperienza per tutto il reparto e ancor più un arricchimento personale per ogni guida ed esploratore.

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Il campo estivo si svolge il 30 Giugno al 7 Luglio presso Valle Caprina di Amandola. Essendo il ’96 l’anno delle novità per i reparti anche il campo è diverso da quello tradizionale: si tratta infatti di un campo gemellato. A partecipare sono i gruppi Folignano 1, Ascoli P 4 e Servigliano 1 (doveva esserci anche il San Benedetto 3 ma poi si è ritirato). La competizione, tipica delle avventure scout, quest’anno consiste nel “accaparrarsi” i totem, ossia simboli di competenza di ogni squadriglia in: tecnica, stile, liturgia, cucina, pulizia, gioco e animazione.
Nel 1998 il San Giorgio si è svolto a Cupra Marittima e il campo a Rigo di Montegallo con i reparti di Ascoli P 4 e Spinetoli 1.

Nel 1999 il gruppo Ascoli 4 torna a diventare una bellissima realtà del quartiere di Monticelli. Per il San Giorgio, ogni reparto della vallata del Tronto rappresentava uno stato e noi eravamo il Ruanda.

Lo scopo del San Giorgio era trovare una soluzione ai problemi dei paesi rappresentati, e con i giochi bisognava guadagnare più dollari possibili per poter farli rinascere economicamente etc. etc. il fuoco è stato diverso dal solito perché e stato allestito un palco su cui si esibivano i capi, oppure si ballava etc. come ad assistere ad uno spettacolo. Il campo si è svolto a Montemonaco dal 3 al 11 Luglio. Per causa di forza maggiore (4 giorni di pioggia scrosciante ed interrotta) il campo fu accorciato onde evitare che le nostra povere ossa si fradiciassero.

Nel 2000 dopo diversi anni venne fatto un San Giorgio in città, e precisamente al centro di Ascoli Piceno. Più di 300 persone invasero più o meno pacificamente le strade del centro cittadino, trasformandolo in un grande luna park. Nonostante la notte passata in tenda a soli due gradi, fu un’esperienza molto positiva sia per noi che per tutta la città.

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Sempre nel 2000 partecipammo al campo nazionale “Erik il rosso”. L’anno prima di ritorno dal campo ideammo delle imprese che potevano essere svolte sul luogo del campo (Montemonaco). Così fecero altri reparti in tutta Italia. In questo modo avevamo una mappa di tutta Italia dove potevano essere realizzate delle imprese per il campo estivo.

Non restava da scegliere quale. La sorte ci spinse ad andare a Pratovecchio in provincia di Arezzo con altri tre reparti: Spinetoli 1, San Benedetto 2 e Melfi 2. L’impresa da noi scelta era quella di riaprire vecchi sentieri caduti in disuso. Il campo si svolse in un totale clima di amicizia e fratellanza. Si ricorda la famosa battaglia tra vichinghi intrapresa per riconquistare la sacra freccia. Tra martelli (di gomma), scudi e vernice rossa combattemmo come dei veri vichinghi.
Ed eccoci arrivati al 2001, ma questa è storia che stiamo vivendo ora…. [work in progress…]

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