NASCITA DEL GRUPPO SCOUT FOLIGNANO 1

Il contesto in cui nasce il Gruppo Scout “Folignano 1” è quello di un quartiere in formazione, caratterizzato da una forte incidenza di famiglie giovani; privo di servizi e assolutamente carente di punti di aggregazione giovanile. E’ la Parrocchia che costituisce, non solo per i giovani ma un po’ per tutti, i solo punto di riferimento.

Essa si pone con attenzione a fianco delle giovani famiglie del quartiere nascente cercando di favorirne, tra l’altro, anche i necessari processi di socializzazione. In questo contesto di un quartiere nascente alcuni adulti chiedono e sollecitano don Franco perché promuova la costituzione di un gruppo scout nell’ambito della Parrocchia. Alcuni di questi adulti stavano ancora vivendo personalmente l’esperienza scout, altri avevano avuto modo di conoscere l’efficacia educativa e la presa sui giovani della metodologia scout.

Don Franco dietro a tali sollecitazioni si fece promotore di un primo incontro al quale invitò, nell’ultima decade del mese di Agosto 1985, Roberto, Pino e Santino. Ad essi chiese la personale collaborazione e partecipazione alla costituzione di un gruppo scout nell’ambito della Parrocchia ritenendone ormai maturo il tempo. Un secondo incontro, sempre a fine Agosto 1985, fu allargato a quegli amici che già avevano espresso la propria sensibilità al problema dell’associazionismo giovanile nel quartiere e che si erano anche Tomassina, Carlo, Ennio e Piero.

La Provvidenza favorì questi primi incontri facilitando una convergenza sinergica di esperienze e sensibilità diverse. Poiché ci si rese immediatamente conto che i riferimenti normativo associativi e la concreta esperienza del metodo erano noti solo ad alcuni (Roberto, Tomassina e Carlo), si decise allora, tutti insieme, di dedicare la restante parte dell’anno alla conoscenza dello scoutismo: dei suoi principi ispiratori e della sua metodologia. Gli incontri si susseguirono con cadenza settimanale, sovente anche bisettimanale: fu un vero “tour de force” che permise non solo di acquisire la conoscenza del metodo ma soprattutto di affiatare un gruppo di adulti attraverso una vitale esperienza di comunità che permise loro di prepararsi al servizio nel campo specifico dell’educazione.

Nel corso di questo primo periodo di formazione e preparazione, presentate da don Franco, si unirono al gruppo degli adulti 4 ragazze: Lidia, Gabriella, Rita e Fabrizia. Erano tutte e 4 in età di Clan. Successivamente nel 1986, dopo la Ruote di orientamento, esse costituirono insieme ad altre ragazze e ragazzi la 1° comunità di Clan.

A questo periodo d’intensa preparazione, finalmente il 28 dicembre 1985, festa della Sacra Famiglia, seguì l’annuncio alla Comunità Parrocchiale della costituzione del Gruppo Scout a Villa Pigna.

I primi giorni del 1986 videro l’avvio di questa nuova avventura Scout nella nostra Parrocchia con la formazione di due Reparti paralleli.Ciò fu possibile con l’autorizzazione della Zona in quanto nel Gruppo, denominato “Folignano 1,, erano presenti tre capi che avevano già completato l’iter di formazione (Roberto, Tomassina e Carlo). Carlo fu designato Capo Gruppo; a Santino fu affidato l’incarico di animatore di Co.Ca; Roberto e Tomassina, coadiuvati dagli altri del gruppo, furono posti alla guida dei primi due Reparti.

Il 1° Campo estivo nel 1986, segnato da una pioggia incessante (la pioggia ci è stata sovente compagna d’avventura), si svolse a S. Marco presso la Casa del Sacro Cuore. Il Gruppo cresceva ed alla Comunità Capi si aggregavano nel servizio alle varie unità Gabriele, Paola ed Edoardo. Arrivarono poi Vincenzo, Mimmo e Roberta.

Agli adolescenti ed ai giovani era stato finalmente offerto un preciso punto di riferimento. Ogni sabato pomeriggio la piazzetta della Chiesa e gli scarsi locali si riempivano del loro gioioso vociare. Benedetto dalla Provvidenza il Gruppo registrava ben presto la formazione di due Branchi, due Reparti, Clan e Noviziato.

Questa esperienza associativa che la Provvidenza ha voluto regalare aI nostro quartiere è oggi viva e vitale ed il Gruppo è ben guidato da quei giovani che al suo nascere ne costituirono il primo nucleo del Clan e dei Reparti. (© Santino Sielli e Roberto Trisciani)

  • In occasione del Centenario mondiale dello scoutismo, il reparto partecipa insieme con la Zona Picena al campo estivo a Badia Tedalda (in Toscana) nell’agosto 2007.
  • Il gruppo ha festeggiano nell’a.a. 2010/2011 i 25 anni ininterrotti di attività e nell’anno 2013 ha partecipato ai festeggiamenti per il 90° anniversario dello scoutismo ascolano.
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Cos’è l’AGESCI

L’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI), che conta 185.000 soci, è un’associazione giovanile educativa che si propone di contribuire, nel tempo libero e nelle attività extra-scolastiche, alla formazione della persona secondo i principi ed il metodo dello scautismo, adattato ai ragazzi e alle ragazze nella realtà sociale italiana di oggi.

L’AGESCI è nata nel 1974, come iniziativa educativa liberamente promossa da credenti, dall’unificazione di due preesistenti associazioni, l’ASCI (Associazione Scout Cattolici Italiani), maschile, e l’AGI (Associazione Guide Italiane), femminile. Nell’azione educativa l’Associazione realizza il suo impegno politico, al di fuori di ogni legame o influenza di partito, tenendo conto dell’operato degli altri ambienti educativi. La sua diffusione, omogenea sul territorio nazionale, testimonia l’impegno civile al servizio del Paese attraverso la peculiarità del suo carisma. I principi fondamentali propri dello scautismo, sono proposti attraverso un modello educativo che:

  • vede i giovani come autentici protagonisti della propria crescita, orientata alla “cittadinanza attiva” (autoeducazione e senso di responsabilità);
  • è attento a riconoscere valori, aspirazioni, difficoltà e tensioni nel mondo dei giovani;
  • deriva da una visione cristiana della vita;
  • tiene conto della globalità della persona e quindi della necessaria armonia con se stessi, con il creato, con gli altri;
  • offre alle ragazze e ai ragazzi la possibilità di vivere esperienze educative comuni, al di là di ogni ruolo imposto o artificiosamente costituito, aiutando a scoprire ed accogliere la propria identità di donne e uomini e a riconoscere in essa una chiamata alla piena realizzazione di sé e all’accoglienza dell’altro (coeducazione);
  • vive la dimensione della fraternità internazionale, che supera le differenze di etnia, nazionalità e religione, imparando ad essere cittadini del mondo e operatori di pace.
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I soci adulti dell’Associazione, sono donne ed uomini che realizzano la loro presenza di servizio come Capi nei modi propri dello scautismo. Ogni adulto impegnato al servizio dei ragazzi, segue un particolare iter di formazione su due livelli, uno regionale e uno nazionale, che alla sua conclusione dà diritto ad un riconoscimento valido a livello internazionale.

L’Associazione dalla sua fondazione ha fatto la scelta della diarchia, della compresenza cioè di un uomo e di una donna, oltre che nelle comunità educative, ad ogni livello di responsabilità associativa. L’AGESCI è riconosciuta dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e fa parte delle APS (Associazioni di Promozione Sociale), del Forum Terzo Settore, di Libera ed è riconosciuta dal Dipartimento di Protezione Civile.

Ringraziamo Paolo Alacevich. Liberamente tratto dal libro “Scautismo e Umanesimo Cristiano”. 2003, Collana Tracce Edizioni Fiordaliso.

[da https://www.agesci.it/cose-lagesci/]

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