Il Progetto

Constatata la solitudine con cui i genitori sono portati ad affrontare il loro compito educativo in una situazione connotata da una elevata complessità personale, sociale e territoriale, il progetto si propone di attivare un itinerario educativo con i genitori, per offrire un percorso che li veda non destinatari passivi, ma soggetti attivi, protagonisti dell’azione educativa.

Il progetto prevede tre livelli di intervento attraverso incontri di formazione, confronti,  giochi di gruppo, gruppi esperenziali.

  • Livello 1: Informativo e di sensibilizzazione: L’accento verrà posto sull’apprendimento cognitivo di informazioni nuove. Questo livello di intervento tende a coinvolgere numerose famiglie anche quelle che, non avendo mai formulato richieste di aiuto, non potrebbero essere raggiunte.
  • Livello 2: Autoeducativo: Attraverso gli stimoli forniti nel lavoro di primo livello, i genitori saranno sollecitati ad un percorso di crescita personale e familiare. Questo livello è generalmente il più partecipato e agevola ciascuno verso relazioni di condivisione della propria percezione di genitore nella quotidianità.
  • Livello 3: Eteroeducativo: Nel terzo livello si prevede la possibilità che ciascuno divenga risorsa nel territorio, attraverso un processo di coinvolgimento, allargato a quei genitori che non hanno potuto sperimentare lo stesso percorso. Ciò permetterà alle persone di percepirsi helpers, cioè portatori di aiuto, trasformando la propria genitorialità esclusivamente diretta nei confronti dei propri figli, in genitorialità sociale, che vede gli adulti impegnarsi non solo a favore dei propri figli, ma globalmente rispetto alla generazione a cui essi appartengono.

Obiettivi da raggiungere

  • Porre i genitori al centro di una serie di relazioni ed azioni virtuose, tese alla prevenzione e riduzione del disagio familiare e giovanile, al sostegno delle relazioni interpersonali, alla facilitazione delle relazioni con i figli e al corretto utilizzo delle agenzie educative del territorio.

  • Migliorare l’autostima dei genitori rispetto alle proprie capacità genitoriali, aumentandone la competenza.

  • Mettere in contatto le famiglie per evitare l’isolamento, potenziando una rete di relazioni informali e la costituzione di gruppi di auto aiuto.

Strategia di intervento

Il progetto offrirà ai genitori informazioni utili e scientificamente corrette, uno spazio di contatto con se stessi, di accoglienza delle loro esperienze e dei loro vissuti, di condivisione, di rielaborazione, di confronto delle loro pratiche educative con altri genitori, in modo che le loro esperienze, la loro creatività di persone prima, di genitori poi, possano essere valorizzate e non mortificate da parte degli esperti dell’educazione.

Per il percorso di informazione verrà utilizzato un metodo induttivo, che privilegia il coinvolgimento e il protagonismo individuale, familiare e collettivo.

Si cercherà di valorizzare il più possibile le conoscenze e le esperienze personali di ogni partecipante, utilizzando l’approccio dell’empowering model, piuttosto che quello del deficit model: il conduttore del gruppo agirà appuntando la sua attenzione sulle risorse delle persone, piuttosto che sulle loro difficoltà.

Nel primo incontro si presenta il corso e si somministra un questionario di ingresso ai partecipanti sulle aspettative relative al percorso stesso.

Ogni incontro, della durata di circa due ore, prevede una metodologia attiva con diversi momenti. Si introduce il tema dell’incontro in circa dieci minuti. I partecipanti vengono divisi in piccoli gruppi che, prima della relazione dell’esperto, discutono e sviluppano il tema dell’incontro secondo una traccia preparata dall’equipe conduttrice del corso. Questa fase di ricerca e riflessione favorisce l’apprendimento, permettendo di sistematizzare le conoscenze possedute, ma rende anche consapevoli delle proprie carenze informative e formative, sviluppando maggiore interesse ai contenuti dell’incontro. Per la sintesi del lavoro dei piccoli gruppi si utilizzano dei cartelloni, che nei momenti assembleari vengono illustrati da un componente scelto, di volta in volta, dal gruppo stesso. L’esperto sviluppa il tema dell’incontro a partire dai cartelloni di sintesi, o comunque tenendo conto delle indicazioni che emergono da essi. Il resto dell’incontro viene dedicato al dibattito e alle domande all’esperto e gli ultimi minuti sono utilizzati dal conduttore dell’incontro per raccogliere e sintetizzare gli elementi qualificanti emersi e per suggerire una traccia utile alla riflessione personale. La traccia finale sarà utilizzata dai genitori per lavorare, a casa, sui loro comportamenti, rendendoli più adeguati ai propri bisogni e a quelli dei figli.

Nell’ultimo incontro parte del tempo verrà utilizzato per la necessaria verifica, confrontando i dati emersi dai questionari in entrata e in uscita. Il tutto sarà concluso con un momento di festa e di convivialità tra i genitori.

È previsto il servizio di babysitteraggio durante gli incontri per facilitare la partecipazione dei genitori agli incontri.

Gli argomenti che verranno affrontati nel corso degli incontri sono i seguenti:

  1. Essere coppia, essere genitori
  2. Essere persona, autoconsapevolezza
  3. Storia famigliare
  4. Io e tu = noi
  5. Noi ora e noi domani (progettualità)
  6. Ricerca di uno stile educativo condiviso
  7. Io bambino e tu bambina (come eravamo)
  8. I miei pensieri e i tuoi pensieri
  9. Le mie emozioni e le tue emozioni
  10. Come vogliamo educare?
  11. La comunicazione in famiglia
  12. Differenze comunicative
  13. Le barriere della comunicazione
  14. Consapevolezza comunicativa
  15. Sapersi ascoltare, ascolto attivo
  16. Nonni-genitori-figli una risorsa e un difficile equilibrio
  17. Io figlio, io genitore
  18. Tu nonno
  19. Sapersi relazionare e saper gestire lo stress
  20. Saper chiedere aiuto e collaborazione

Attività da intraprendere

Sarà importante portare avanti un’azione di sensibilizzazione rivolta a tutta la cittadinanza dei Comuni di Folignano e Maltignano e ai genitori, in particolare sull’importanza di una genitorialità responsabile e sul ruolo centrale della famiglia, vista la complessità sociale del territorio.

Sono previsti 20 incontri di circa due ore con scansione mensile da realizzarsi in parallelo nei territori di Folignano, Piane di Morro, Villa Pigna e Maltignano. La scelta di proporre gli stessi incontri parallelamente in diverse frazioni dei due suddetti Comuni nasce dall’idea di poter offrire un servizio di tipo territoriale, di agevolare le famiglie negli spostamenti e di facilitare la creazione di legami tra famiglie appartenenti allo stesso territorio. Le attività avranno inizio a gennaio del 2012 per concludersi a dicembre del 2013.

Oltre agli incontri di tipo formativo, sopra già ampiamente descritti, l’idea è quella di creare, inoltre, delle occasioni di incontro, aggregazione e ritrovo informale per le famiglie, di modo che possa realmente crearsi e strutturarsi nel tempo una rete di relazioni stabili tra le famiglie stesse e tra le famiglie e il territorio di appartenenza, anche avvicinando le famiglie stesse a una conoscenza delle risorse, delle strutture e dei servizi presenti sul territorio. Lo scopo è quello di attivare un confronto e una collaborazione positive tra le diverse famiglie e di dar vita a una dinamica positiva di corresponsabilità sociale, di mutuo aiuto tra le famiglie presenti nel territorio in cui operiamo per creare una rete di relazioni, solidarietà e sostegno, arrivando alla costituzione di gruppi di auto-aiuto, che continuino anche successivamente alla conclusione del progetto in oggetto.

Tutto questo nell’ottica della corresponsabilità educativa, accennata nella premessa iniziale al progetto. La collaborazione con i Comuni di Folignano e Maltignano, con l’Ambito Territoriale Sociale 22 di Ascoli Piceno, con l’I.S.C. “Folignano-Maltignano” e con l’Associazione Sottosopra, che opera da anni sul nostro territorio, è proprio coltivata e ricercata nella consapevolezza che sia tutta la comunità a contribuire alla formazione educativa, per cui, necessariamente, tutte le agenzie educative presenti nel territorio devono coordinarsi e cercare di integrare la loro azione per affrontare in maniera più efficace la difficile sfida dell’educazione.

Risultati attesi

  • Conseguimento di una maggiore consapevolezza, da parte dei genitori, del proprio ruolo educativo, delle proprie risorse personali, di coppia e familiari.

  • Raggiungimento di una maggiore integrazione delle famiglie con la comunità di riferimento, superamento della solitudine attraverso la creazione di gruppi di auto-aiuto tra le famiglie stesse.

  • Attuazione di un vero e proprio cambiamento che comporta la maturazione di una cultura del dialogo e dell’integrazione delle differenze e che permetterà concretamente di promuovere le relazioni e di rigenerare i legami all’interno della comunità.

 

Soggetti attuatori

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